Sviluppato in Italia nel 1957 da Giulio Natta, il polipropilene (PP) è ottenuto dalla polimerizzazione radicalica del propene, un gas ottenuto da combustibili fossili. Per lavorare il PP sono possibili vari modi, uno tra questi è l'estrusione.. È un materiale inodore, insapore e incolore, che appare sia traslucido che opaco e può essere facilmente colorato con rivestimenti superficiali altamente lucidi.
Dal propene si possono ottenere tre forme di polipropilene con diverse tattiche:
- Isotattico
- Sindiotattica
- Attattico
Il polipropilene isotattico è industrialmente il più interessante e ampiamente utilizzato per la sua elevata cristallinità, che gli conferisce migliori proprietà chimiche, fisiche e meccaniche. Non essendo un materiale tossico, è particolarmente adatto per l'uso nel settore alimentare e farmaceutico.