In breve
Grazie alla loro versatilità e un'elevata efficienza delle risorse, le materie plastiche sono diventate dei materiali chiave in settori strategici come l’imballaggio, l’edilizia, i trasporti, i dispositivi medici e molti altri. Molti dei prodotti o soluzioni che diamo per scontato oggi non esisterebbero senza questi materiali.
L’industria della plastica Europea impiega più di 1.5 milioni di persone distribuite in oltre 60 mila aziende e genera un fatturato di circa €350 miliardi. La domanda interna Europea per la plastica ammonta a 50 milioni di tonnellate ogni anno e crescerà in futuro. L’imballaggio (39.6%) e l’edilizia (20.4%) rappresentano di gran lunga il più grande mercato di utilizzo finale. A seguire l’industria automobilistica con il 9.6% di quota.
Produzione e consumo di HDPE e PP nel mercato del riciclo della plastica.
Secondo l’Eurostat, la domanda netta per HDPE nel 2019 era di 6.2 Mt, mentre la domanda netta per PP era 10.5 Mt. Insieme, le resine di questi polimeri rappresentano quasi un terzo di tutta la domanda di trasformatori nel mercato dell'Unione Europea. L’Europa produce quasi abbastanza per coprire la sua domanda interna - 92% per HDPE e 98% per PP. Solo una piccola parte arriva dal riciclaggio, 8% e 3 % rispettivamente per HDPE e PP. Un aumento in questa capacità è possibile solo se questa raccolta di rifiuti da riciclare viene potenziata, sia quantitativamente che qualitativamente, implementando tecnologie di raccolta avanzata, selezione e trattamento.
Rafforzare il mercato del riciclo della plastica Europeo dipende dalla massimizzazione della raccolta in modo da recuperare i rifiuti di plastica e simultaneamente incrementare l’uso di processori di plastica riciclata nella produzione di prodotti finiti.
L’aumento dell’uso di materie prime secondare attraverso i trasformatori può essere raggiunto attraverso la logica del mercato libero supportato da alcuni strumenti normativi. Questa strategia potrebbe permettere ad attori nuovi ed esistenti di iniziare nuovi significativi investimenti nella raccolta e smistamento, che sono la chiave per sbloccare futuri investimenti nel campo del riciclaggio delle poliolefine rigide.
Rendere la poliolefina rigida completamente circolare dipende anche dal fatto di garantire che un prodotto sia completato e pronto ad essere riciclato. In questo modo si manterrà il massimo valore del materiale a fine vita e renderà il processo di riciclaggio più efficace dal punto di vista dei costi. Inoltre, il raggiungimento degli obiettivi ambientali e di economia circolare Europea ridurrà l’impronta di carbone dei prodotti corrispondenti per più del 30% e il volume dei rifiuti nelle discariche del 50%.
Il futuro stato del mercato del riciclo della plastica
È probabile che la domanda per HDPE e PP continui a crescere, con l’incremento della domanda di imballaggi di plastica e l’aumento dell’uso plastiche tecniche al posto dei metalli, per esempio nell’industria automobile o in quello dell’edilizia.
Lo scenario a medio termine vede la ripresa dell'uso di plastiche rigenerate da parte dell'industria di trasformazione Europea.
- A livello europeo, se da un lato la strategia sulla plastica ha messo al bando una serie di articoli monouso (attraverso la Direttiva SUP) e fissato obiettivi di riduzione del consumo di imballaggi in plastica, dall'altro ha confermato obiettivi di riciclo impegnativi, come il 55% degli imballaggi in plastica post-consumo da riciclare entro il 2030;
- L’obiettivo più impegnativo da raggiungere rimane quello di incorporare almeno 10 milioni di tonnellate, su base annua, di plastica riciclata nei prodotti in plastica fabbricati in Europa entro il 2025;
- La re-introduzione nel ciclo di produzione di tutti i diversi tipi di plastiche, dagli scarti dell'industria di trasformazione gestiti come sottoprodotti ai rifiuti pre-consumo e post-consumo provenienti dalla raccolta urbana, contribuisce ad aumentare la circolarità della plastica;
- Si prevede un aumento della disponibilità di riciclati post-consumo di qualità costante e con caratteristiche tecniche adeguate.
Nonostante la persistenza di alcuni ostacoli nel mercato del riciclo della plastica, il contesto rimane favorevole allo sviluppo dei riciclati. Il passo successivo che si auspica è una qualche forma di incentivo, anche diversificato in base alla complessità di chiusura del cerchio e che permetta di fare chiarezza tra i diversi tipi di materiali: dalla semplificazione burocratica e dal riconoscimento del valore ambientale dei sottoprodotti a un forte incentivo economico per le plastiche post-consumo difficilmente riciclabili dalla raccolta differenziata urbana, come già proposto in varie tabelle di lavoro.